I Socialisti e Democratici stanno unendo le forze con altri gruppi politici progressisti per ampliare i controlli sulla trasparenza dei soggetti che ricevono finanziamenti dalla Commissione europea. Questa azione congiunta è una risposta alla proposta del gruppo PPE, che vuole concentrarsi solo sulle ONG. Ciò avviene nel contesto della procedura di discarico della Commissione per il 2023.
La commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo ha preparato una lettera che sarà inviata in giornata al Commissario Piotr Serafin, responsabile per il bilancio, la lotta antifrode e la pubblica amministrazione.
In questa lettera, i Socialisti e Democratici ampliano considerevolmente l'ambito dei soggetti i cui contratti di finanziamento con la Commissione europea devono essere controllati dal Parlamento europeo per verificarne la trasparenza.
I Socialisti e Democratici si oppongono ai tentativi del gruppo del PPE di limitare la richiesta alle sole organizzazioni non governative (ONG) e chiedono invece di verificare i contratti in vigore nel 2023 di tutti i beneficiari di finanziamenti da parte di un numero maggiore di direzioni generali della Commissione europea.*
Mohammed Chahim, vicepresidente del Gruppo S&D per l'industria, l'energia, il clima e il finanziamento della transizione giusta, ha dichiarato:
"Quello che fa il PPE è assolutamente scandaloso! Cercano di far credere che il settore delle ONG abbia un'influenza indebita sul processo legislativo, poiché riceve finanziamenti dalla Commissione europea e ha voce in capitolo sull'impatto che le politiche dell'UE hanno sulla vita degli europei. Vogliamo essere chiari: le ONG sono fondamentali nel processo democratico e nel processo decisionale dell'UE. È inoltre molto importante per la fiducia degli europei che la commissione per il controllo dei bilanci del PE non usi due pesi e due misure, contrariamente a quanto fa il gruppo del PPE. La trasparenza deve valere per tutti, non solo per le ONG - per questo chiediamo che vengano controllati i contratti di tutti i beneficiari di un maggior numero di direzioni generali della Commissione europea rispetto a quanto vuole il PPE."
Carla Tavares, coordinatrice S&D della commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo, ha dichiarato:
"Per il Gruppo S&D è chiaro che la trasparenza non può essere applicata solo alle organizzazioni non governative e deve valere per tutti. Dobbiamo fare tutto lo sforzo possibile affinché l'UE si sviluppi pienamente come sistema giuridico moderno, aperto e collegato ai suoi cittadini. L'azione del gruppo S&D arriva dopo i tentativi del gruppo PPE al Parlamento europeo di attaccare deliberatamente una serie di politiche sostenute dallo stesso Partito Popolare Europeo nel recente passato. Il Gruppo PPE intende ora etichettare queste politiche come legate a pratiche sospette in termini di finanziamento e trasparenza. Non possiamo accettare che le organizzazioni della società civile diventino vittime collaterali di questo comportamento deliberato, mentre i veri obiettivi sono le principali politiche progressiste dell'UE, come il Green Deal o il Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, tra le altre."
*Nota di redazione:
Le DG da includere nei controlli sono:
- Industria della difesa e spazio;
- Ricerca e innovazione;
- Ambiente;
- Azione per il clima;
- Agricoltura e sviluppo rurale;
- Giustizia e consumatori;
- Migrazione e affari interni.