Il target 2030 per l’efficienza energetica è “molto deludente” e rappresenta “un’opportunità mancata”

Oggi, gli eurodeputati S&D hanno condannato duramente la proposta della Commissione europea sul nuovo target 2030 per l’efficienza energetica.

La Commissione ha proposto un nuovo target del 30% di risparmio energetico da raggiungere entro il 2030, ma non ha proposto di renderlo obbligatorio, ignorando così la lezione che avrebbero dovuto imparare con il target 2020. Un target, quest’ultimo, talmente generico e inapplicabile da non poter essere conseguito.

Kathleen Van Brempt, vicepresidente S&D per lo sviluppo energetico, ha descritto il nuovo target come “un’opportunità mancata” e ha deplorato la mancanza di ambizione della Commissione europea.

Secondo Van Brempt:

“La Commissione ha ignorato i suoi stessi studi secondo i quali un target del 40% farebbe crescere l’economia a un tasso del 4% annuo, creando un aumento dell’occupazione pari al 3,15% e portando a un taglio delle importazioni di carburante fossile fino a 500 miliardi di euro all’anno”. La vicepresidente S&D ha anche chiesto come il target proposto potrebbe essere applicato “visto che l’esperienza pregressa ci dimostra che solo i target obbligatori sono stati presi in seria considerazione e pertanto raggiunti”.

Dan Nica, neo-eletto coordinatore S&D per la commissione parlamentare Industria ed energia, ha aggiunto:

“Se l’Europa fosse davvero seria nel voler aumentare la sua sicurezza energetica, in particolare alla luce di quanto sta accadendo al di là dei suoi confini orientali, allora non dovremmo avere altra alternativa se non quelle di dare priorità all’efficienza energetica. E’ deludente constatare che la Commissione non ha dato ascolto al Parlamento europeo, che giusto pochi mesi fa ha votato per un target del 40%.  Un target del genere potrebbe ridurre le importazioni di gas fino al 40%, facendo risparmiare miliardi e aiutando ad affrontare il problema dell’efficienza energetica”.