European Coal and Steel Industry History

Faremo una panoramica della lunga storia dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (Gruppo S&D), che ha svolto un ruolo cruciale nella definizione delle politiche del Parlamento europeo sin dalla sua formazione nel 1953. Il Gruppo S&D ha lasciato un segno indelebile nel panorama politico dell'Unione europea, segnato da tappe significative che hanno influenzato l'organizzazione e la direzione del Gruppo. Nato come gruppo socialista nell'Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio nel 1953, il gruppo S&D è oggi uno dei gruppi politici più influenti del Parlamento europeo.

Immagine: I ministri degli Esteri firmano il Trattato di Parigi, 1951

Paul Henri Spaak & Guy Mollet 1953 History
1950 - 1953

All'inizio degli anni Cinquanta, Robert Schuman propose il piano della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), che sarebbe poi cresciuta e si sarebbe evoluta nell'Unione europea. Il socialista belga Paul-Henri Spaak divenne il primo presidente dell'Assemblea comune della CECA.

Nello stesso periodo, i socialisti europei ristabilirono i legami tra loro, adottando il nome di “Internazionale Socialista”. L'organizzazione istituì un Gruppo di studio sull'unità europea e, dopo le riunioni tenutesi tra il luglio 1951 e l'agosto 1952, la Commissione speciale concordò una politica in dieci punti per una Comunità europea del carbone e dell'acciaio, segnando la prima politica transnazionale del partito socialista sull'integrazione europea.

Di conseguenza, nel settembre 1952, dai partiti nazionali dei sei Stati membri fu fondato il Gruppo socialista nell'Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell'acciaio. Nel giro di un anno, il Gruppo socialista istituì un ufficio di presidenza e un segretariato permanente a Lussemburgo, con Guy Mollet (SFIO Francia) eletto presidente del Gruppo. Questo successivamente all’atto di cooperazione stabilito nell'ambito dell'Internazionale socialista e dell'Assemblea consultiva del Consiglio d'Europa.

Immagine: Paul Henri Spaak & Guy Mollet, 1953

Merger Treaty 1965 History
1953 - 1969

A metà degli anni Cinquanta iniziarono i negoziati per due nuovi trattati: la Comunità economica europea (CEE) e la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM). Oltre a Schuman, diversi altri politici di spicco furono coinvolti nella creazione dei trattati CEE ed EURATOM. Paul-Henri Spaak, ad esempio, svolse un ruolo chiave nei negoziati e fu uno degli artefici del Trattato di Roma.

Nel 1957 fu firmato il Trattato di Roma, che istituì ufficialmente la CEE e gettò le basi per la futura Unione europea. Il gruppo socialista svolse un ruolo chiave per promuovere una dimensione sociale più forte nel trattato, che alla fine portò all'inclusione di disposizioni sulla politica sociale e sui diritti dei lavoratori. Una di queste disposizioni era il Fondo sociale europeo, che forniva sostegno finanziario a programmi sociali e occupazionali in tutta l'Unione europea. Anche i socialisti erano favorevoli all'abolizione delle barriere commerciali, ma solo con garanzie di protezione per i lavoratori europei. Si trattò di un passo significativo per la creazione di un mercato unico europeo incentrato sui diritti sociali.

 Nel 1965 fu firmato il Trattato di fusione, che accorpò le istituzioni della Comunità europea del carbone e dell'acciaio, della CEE e dell'EURATOM in un'unica entità nota come Comunità europee. Il gruppo socialista sostenne questo trattato, che contribuì a creare un'Europa più unita e integrata.

Nei primi 16 anni della sua esistenza, il Gruppo socialista ha avuto sei presidenti: Guy Mollet, Hendrik Fayat, Pierre Lapie, Willi Berkelbach, Käte Strobel e Francis Vals.

Immagine: Il Trattato di fusione, 1965

1976 Felipe Gonzalez Willy Brandt Olof Palme History
1970 - 1979

Per tutti gli anni Settanta, il Gruppo socialista promosse attivamente l'idea di un'unione economica e monetaria e, nel 1972, presentò il suo piano per un'unione monetaria in Europa.

Nel 1973, il Regno Unito, l'Irlanda e la Danimarca entrarono a far parte delle Comunità europee, portando a un'espansione del gruppo socialista. Alla fine del decennio si tennero le prime elezioni dirette del Parlamento europeo e il gruppo socialista risultò essere il secondo gruppo più grande del Parlamento.

Nel 1974, a seguito dell'istituzione del Parlamento europeo, il gruppo fu rinominato Gruppo Socialista al Parlamento europeo. Durante questo periodo, il Gruppo Socialista si impegnò per promuovere la pace e la democrazia in tutto il mondo. Il Gruppo si oppose apertamente alla guerra del Vietnam e sostenne gli sforzi per porre fine al conflitto. Il Gruppo appoggiò inoltre i movimenti per la democrazia in Spagna e Portogallo, che portarono al rovesciamento dei loro regimi autoritari.

I punti chiave dei socialisti negli anni '70 erano: lo sviluppo della dimensione sociale della Comunità europea; il diritto al lavoro attraverso la salvaguardia della piena occupazione; una politica industriale comunitaria; un ambiente più umano attraverso standard comuni di salute e sicurezza; la sicurezza sociale attraverso la standardizzazione delle prestazioni sociali; la distribuzione del reddito e l'utilizzo dei beni attraverso una politica dei redditi comunitaria.

Immagine: Felipe Gonzáles, Willy Brandt e Olof Palme, 1976

Campaign for the European Social Charter 1989 History
1980-1989

I primi anni Ottanta furono segnati da crisi economiche e dall'emergere di nuovi partiti di destra con politiche nazionali in tutta Europa. In risposta, i partiti socialisti a livello nazionale si unirono contro questa nuova ondata di partiti di destra. Nel 1981, il gruppo socialista si ingrandì con l'ingresso nel Parlamento europeo di un maggior numero di partiti di sinistra, favorevoli all'integrazione europea.

Nel 1984, il gruppo socialista sostenne il socialista Jacques Delors come presidente della Commissione europea, segnando l'inizio di una stretta relazione tra i due. La presidenza di Delors è stata segnata da contributi significativi alle Comunità europee, uno dei quali è stato il suo sostegno alla creazione del Mercato unico europeo. Svolse un ruolo chiave nel negoziare l'Atto unico europeo del 1986, che si proponeva di rimuovere le barriere al commercio, ai capitali e al lavoro in tutta l'UE. La creazione del mercato unico contribuì a stimolare la crescita economica e a creare nuovi posti di lavoro in molti paesi europei, con effetti positivi sulle politiche sociali.

Nel 1989, il Gruppo appoggiò la candidatura di Jacques Delors per un secondo mandato come Presidente della Commissione europea, e fu infatti rieletto con successo. Inoltre, il Gruppo sostenne l'allargamento delle Comunità europee a nuovi Stati membri dell'Europa meridionale.

Immagine: Membri socialisti impegnati in una campagna per la Carta sociale europea, 1989

Signing of the Maastricht Treaty 1992 History
1990-1999

Durante questo periodo, il Gruppo socialista continuò a promuovere le politiche socialdemocratiche e a sostenere il processo di integrazione europea. Una delle questioni più importanti all'ordine del giorno dei socialisti era la reviviscenza dei nazionalismi, della xenofobia e del razzismo nei confronti degli immigrati che arrivavano nei paesi della CEE. Il Gruppo dei partiti socialisti rispose a queste sfide promuovendo politiche volte a favorire la coesione sociale e l'integrazione, compreso il sostegno alle misure per combattere la discriminazione e promuovere la diversità, nonché gli sforzi per migliorare l'accesso all'istruzione, alla formazione e alle opportunità di lavoro per gli immigrati e altri gruppi emarginati.

Nel 1992 venne firmato il Trattato di Maastricht, che creò l'Unione europea e stabilì il quadro per l'integrazione economica e politica. Il Gruppo Socialista svolse un ruolo attivo nei negoziati che portarono al trattato e ne sostenne l'adozione. Nel novembre dello stesso anno nacque il Partito dei Socialisti Europei (PSE), un'organizzazione socialista transnazionale composta dai membri dei partiti socialisti europei. Di conseguenza, il Gruppo socialista venne rinominato Gruppo del Partito socialista europeo (Gruppo PSE) per evidenziare la relazione tra le due organizzazioni.

In vista delle elezioni del 1994, il Gruppo PSE si concentrò su sette aree chiave della nuova Unione europea: creare posti di lavoro, puntare all’uguaglianza di genere, proteggere l'ambiente e i consumatori, creare pace e sicurezza, regolare l'immigrazione e combattere il razzismo, combattere la criminalità organizzata e lavorare per la democrazia. Il Gruppo PSE ottenne un numero significativo di seggi fino a diventare il gruppo più numeroso, con Pauline Green (Regno Unito) come presidente.

L'idea della moneta unica era stata sostenuta dai socialisti decenni prima, parimenti in questo periodo il gruppo PSE sostenne l'introduzione dell'euro come moneta unica per l'Unione Europea, che sarebbe stata creata pochi anni dopo. Il Gruppo PSE, che credeva fermamente nell'allargamento dell'UE, anni dopo ha svolto un ruolo significativo e attivo nel processo di adesione dei nuovi Stati membri dell'Europa centrale e orientale. Sostenendo e supportando la loro inclusione, il Gruppo è stato fondamentale per promuovere l'integrazione europea, favorire la stabilità e favorire la prosperità nella regione.

Immagine: Firma del Trattato di Maastricht, 1992

Martin Schulz Jo Leinen 2001 History
2000 - 2009

Gli attacchi terroristici dell'11 settembre ebbero un impatto significativo sulla politica globale e l’Unione europea non è stata immune da questi cambiamenti. Uno degli effetti degli attacchi fu che il gruppo PSE, un partito politico a livello europeo, iniziò a dare priorità alla cooperazione globale e allo scambio culturale. Allo stesso tempo, nel Parlamento UE si è assistito a un'ascesa dei partiti populisti di estrema destra, che hanno posto l'accento sulle politiche nazionali e sulle politiche anti-migrazione. Questa tendenza si è palesata con l'emergere di partiti populisti in Stati membri dell'UE come il Regno Unito, la Danimarca e i Paesi Bassi.

Nel 2004, Martin Schulz ha assunto la guida del gruppo PSE, che è tornato a essere il secondo gruppo politico del Parlamento europeo. Per enfatizzare il lavoro parlamentare del gruppo e distinguersi dal PSE, è stato rinominato Gruppo socialista al Parlamento europeo. Successivamente, nel 2009, il gruppo ha subito un altro cambiamento di denominazione, diventando il Gruppo dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (Gruppo S&D), riflettendo il desiderio di essere più inclusivo dei partiti nazionali membri.

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è stata proposta dalla Convenzione europea nel 2000 e il processo di elaborazione è durato fino alla sua incorporazione nel Trattato di Lisbona nel 2009. Durante tutto questo periodo, i Socialisti sono stati forti sostenitori della Carta. Il loro impegno è stato determinante per negoziare il contenuto della Carta e garantirne l'inclusione nella versione finale del Trattato. Da allora la Carta è diventata un documento chiave per la tutela e la promozione dei diritti fondamentali nell'Unione europea.

Immagine: L'ex europarlamentare Jo Leinen e l'ex presidente del gruppo S&D Martin Schulz, 2001

Hannes Swoboda François Holland Martin Schulz 2013 History
2010 - 2019

Tra il 2010 e il 2019, il Gruppo S&D ha continuato a svolgere un ruolo significativo nella definizione della politica europea. Nel 2010, il Gruppo ha sostenuto con forza l'istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, volta a frenare la speculazione e a contribuire al bilancio dell'UE.  Nello stesso periodo, il Gruppo S&D ha sostenuto l'istituzione del Meccanismo europeo di stabilità per prevenire future crisi finanziarie e per salvaguardare e fornire assistenza agli Stati membri.

Nel 2014, il Gruppo ha contribuito all'elezione di Jean-Claude Juncker a Presidente della Commissione europea, che ha segnato la prima volta in cui il Presidente della Commissione è stato scelto in base ai risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Durante questo periodo, il Gruppo S&D ha svolto un ruolo di primo piano nella difesa della giustizia sociale e dei diritti dei lavoratori e ha spinto per un'Unione europea più forte e coesa.

I presidenti del gruppo S&D succeduti a Martin Schultz, fino alle elezioni del 2019, sono stati Hannes Swoboda, Gianni Pittella e Udo Bullmann.

Il gruppo S&D, attualmente sotto la guida di Iratxe García Pérez, ha mantenuto la posizione di secondo gruppo politico al Parlamento europeo dopo le elezioni del 2019. Una delle priorità principali del Gruppo S&D nel mandato 2019-2024 è stata l'attuazione di un Green Deal europeo, che mira a rendere l'UE neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050. Il Gruppo S&D ha lavorato anche per promuovere una transizione equa e giusta verso un'economia a basse emissioni di carbonio, che garantisca che i lavoratori e le comunità non vengano lasciati indietro.

Immagine: L'ex presidente del gruppo S&D, Hannes Swoboda, l'ex presidente francese, François Hollande, e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, 2013

Iratxe Garcia Perez
2020 - Oggi

Il Gruppo S&D al Parlamento europeo è stato molto attivo nell'attuale legislatura. Durante questo periodo, il Gruppo è stato coinvolto in una serie di importanti iniziative e politiche, come il Green Deal, la Legge sui servizi digitali e la risposta alla pandemia COVID-19.

Nel 2020, il Gruppo si è concentrato sulla risposta alla pandemia, promuovendo una politica coordinata dell'UE e sostenendo misure per proteggere i cittadini e i lavoratori. Nel 2021, il Gruppo S&D è stato determinante nel garantire una risoluzione del Parlamento europeo che chiedeva la sospensione dei brevetti del vaccino COVID-19 per aumentare l'accesso globale ai vaccini. Il Gruppo è stato anche attivo nel promuovere la giustizia sociale e la sostenibilità, ad esempio sostenendo il ondo per una transizione giusta e spingendo verso obiettivi climatici ambiziosi.

Nel 2022, la situazione in Ucraina ha subito una svolta quando le forze russe hanno lanciato una brutale invasione, violando la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Questa aggressione da parte della Russia è stata ampiamente condannata dalla comunità internazionale e l'Unione Europea ha risposto con una serie di misure per sostenere l'Ucraina e fare pressione sulla Russia di Putin.

Il gruppo S&D, uno dei più grandi gruppi politici del Parlamento europeo, ha condannato con particolare vigore le azioni della Russia e il suo sostegno all'Ucraina. Il Gruppo ha sempre chiesto sanzioni nei confronti della Russia e che l'UE assuma una posizione forte a sostegno della sovranità dell'Ucraina. Ciò include il sostegno a misure volte ad approfondire i legami politici ed economici tra le due regioni, nonché la fornitura di assistenza umanitaria alle persone colpite dal conflitto nell'Ucraina orientale.

Consulta qui l'elenco delle nostre priorità principali

Immagine: La presidente dei S&D, Iratxe García Pérez, in Parlamento

70 anni del Gruppo S&D al Parlamento europeo

Il film sul 70° anniversario del Gruppo S&D celebra i 70 anni del nostro viaggio e del nostro impegno per la giustizia sociale. Il video mette in evidenza i nostri risultati per la promozione dell'uguaglianza, dell'equità e del progresso in Europa e altrove, tra cui la legislazione sui diritti dei lavoratori, l'uguaglianza di genere e la tutela dell'ambiente. Guardatelo per cogliere un messaggio ispiratore di speranza e di progresso verso un futuro più giusto ed equo.

Enrique Barón Crespo, sul passato e il futuro del Gruppo S&D

Enrique Barón Crespo, ex presidente del Gruppo Socialisti e Democratici, ci parla dell'importanza del Gruppo negli ultimi anni e del ruolo che dovrebbe svolgere in futuro, nell'ambito delle celebrazioni per il 70° anniversario del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.

Gruppo S&D: festeggiamo 70 anni di progresso sociale

Scoprite la ricca storia del Gruppo S&D attraverso questo accattivante video di presentazione. Un viaggio attraverso gli ultimi 70 anni di contributi del gruppo S&D allo sviluppo dell'Unione Europea, dalla sua fondazione nel 1953 a oggi. Questo video mostra fotografie storiche di momenti iconici come la firma del Trattato di Roma e l'istituzione del Parlamento europeo, con una carrellata delle figure di spicco che hanno giocato un ruolo significativo nello sviluppo del Gruppo S&D. Guardate la presentazione e scoprite l'impegno del Gruppo S&D nella lotta per la giustizia sociale, l'uguaglianza e la democrazia in Europa.