Domani, circa 1.000 addetti alle pulizie, guardie di sicurezza e addetti alla ristorazione provenienti da nove paesi europei arriveranno a Bruxelles per chiedere una maggiore giustizia sociale. I Socialisti e Democratici si schierano con loro e con UNI Europa, il sindacato europeo dei lavoratori dei servizi, per chiedere una migliore legislazione dell’UE in materia di appalti pubblici, garantendo che i contratti pubblici con le imprese private per la fornitura di beni e servizi siano firmati solo se queste offrono buone condizioni di lavoro.
Gaby Bischoff, vicepresidente S&D per l’Europa sociale, ha dichiarato:
“Durante la crisi di Covid-19, abbiamo reso onore ai lavoratori essenziali che rischiavano la vita per tenerci al sicuro, nutriti e puliti. L’emergenza sanitaria è finita, ma ora li vediamo alle prese con l’emergenza sociale. Hanno bisogno di qualcosa di più dei nostri applausi, devono ottenere giustizia sociale.”
“Nel tentativo di ottenere il suo secondo mandato, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha promesso di migliorare le norme sugli appalti pubblici dell’UE. I Socialdemocratici monitoreranno attentamente affinché venga mantenuta la parola data. Questa sarà una delle nostre priorità per i prossimi cinque anni.”
“Saremo i guardiani dei diritti dei lavoratori nel nuovo Parlamento europeo, alla luce anche della più marcata presenza delle forze di estrema destra. Mentre il centrodestra neoliberista flirta con gli estremisti, noi difendiamo i lavoratori e i sindacati.”
Estelle Ceulemans, portavoce dei S&D per l’occupazione, ha aggiunto:
“I lavoratori essenziali sono impiegati in contratti pubblici con aziende private, che nella maggior parte dei casi vengono assegnati in base al principio del prezzo più basso, a scapito di salari e condizioni di lavoro dignitosi. Questa avvilente corsa al ribasso deve essere fermata.”
“Siamo a fianco dei lavoratori e dei sindacati per chiedere il rispetto della contrattazione collettiva come unico modo per garantire il rispetto dei lavoratori. Ciò significa salari equi, buone condizioni di lavoro, formazione e transizioni lavorative eque per i lavoratori, come promesso dalla von der Leyen.”
“Domani ascolteremo le testimonianze dei lavoratori e ci confronteremo con i sindacati per costruire insieme la nostra prossima azione. Il nostro obiettivo è quello di garantire norme umane negli appalti dell’UE che proteggano i lavoratori e promuovano società ed economie eque e sostenibili.”
Nota di redazione:
Come riporta UNI Europa, gli appalti pubblici ammontano a duemila miliardi di euro, pari al 14% del PIL dell’UE. La metà di tutti gli appalti pubblici dell’UE viene assegnata esclusivamente in base al prezzo più basso, ignorando i diritti dei lavoratori.