Su iniziativa dei Socialisti e Democratici, il Parlamento europeo tiene oggi un dibattito urgente in plenaria in risposta alle devastanti inondazioni che hanno colpito l’Europa centrale e orientale.
I S&D hanno espresso le loro condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso la vita e solidarietà a tutte le persone colpite. Hanno invocato una mobilitazione dell’UE in risposta alla situazione di emergenza per le aree colpite dal ciclone Boris, anche attraverso la riserva di solidarietà e di aiuti di emergenza, il Fondo di solidarietà dell’UE e il meccanismo unionale di protezione civile. Gli S&D accusano inoltre l’estrema destra di negare il cambiamento climatico, nonostante queste catastrofi.
Guardando al futuro, i S&D insistono sul fatto che, al di là del pronto intervento, l’Unione Europea deve aumentare significativamente gli investimenti rivolti alla prevenzione dei cambiamenti climatici. La riduzione delle emissioni rimane una priorità assoluta, poiché il costo dell’inazione è molto più alto di quello della lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre, poiché gli impatti dei cambiamenti climatici si fanno già sentire, la definizione di una legge europea sull’adattamento al clima è sempre più urgente per salvaguardare i cittadini, sostenere gli agricoltori, proteggere l’ambiente e rafforzare le infrastrutture critiche.
Iratxe García Pérez, presidente del gruppo S&D, ha dichiarato:
“Ancora una volta, l’Europa si trova ad affrontare le conseguenze catastrofiche di forti piogge e gravi inondazioni. Diversi cittadini hanno perso la vita e il numero è in aumento. Migliaia di persone hanno perso le loro case e i loro beni. È importante che i cittadini sappiano che l’Europa non li lascerà soli nei momenti più difficili. Forti misure di protezione civile, abbinate a un adeguato finanziamento di solidarietà da parte dell’UE, sono essenziali per mitigare le sofferenze umane. Tuttavia, l’Europa deve fare di più, non solo per fornire aiuti immediati a tutti coloro che sono stati colpiti dalle alluvioni, ma anche per evitare che simili disastri si verifichino in futuro e per scongiurare l’impatto dei cambiamenti climatici.”
“Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, solo nell’Unione europea inondazioni, incendi devastanti, ondate di caldo torrido e siccità prolungate hanno già inflitto perdite economiche impressionanti, superiori a 650 miliardi di euro dal 1980, causando 195.000 vittime. Solo nel 2023, più di 47.000 persone in Europa sono morte a causa del caldo. Ogni anno, più di 300.000 europei perdono la vita prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico.”
“Eppure, l’estrema destra continua a negare la realtà del cambiamento climatico. Dove governano diffondono bufale ambientali, ritardano l’attuazione di zone a basse emissioni e rifiutano le politiche dell’UE, ignorando che il costo dell’inazione per frenare il riscaldamento globale è già superiore al costo della lotta.”
“Quest’ultima catastrofe ci ricorda che la crisi climatica è prima di tutto una crisi sociale. E questo non deve diventare la nuova normalità, né la negazione del clima dell’estrema destra. I S&D continueranno quindi a lottare per un forte impegno dell’UE al fine di evitare un riscaldamento globale catastrofico e di adattarsi alle sue conseguenze già esistenti.”
Mohammed Chahim, vicepresidente S&D per il Green Deal, ha dichiarato:
“Gli eventi meteorologici estremi sono arrivati e stanno colpendo più duramente le persone più vulnerabili d’Europa. Se da un lato è fondamentale mitigare i cambiamenti climatici, dall’altro dobbiamo adattarci alle sue conseguenze.”
“La legge europea sull’adattamento al clima dovrebbe concentrarsi sulle soluzioni naturali, che rappresentano il modo più efficace dal punto di vista dei costi per combattere il riscaldamento globale, riducendo al minimo l’impatto sulle città e sulle aree rurali. Deve inoltre dare priorità alle regioni svantaggiate e vulnerabili al clima e garantire finanziamenti sufficienti per chi è colpito dagli impatti climatici.”