Gli europarlamentari S&D sono una forza trainante in commissione libertà civili, giustizia e affari interni, impegnati affinché prevalga un approccio giusto, leale e umanitario. Dalle questioni legate alle migrazioni, agli attacchi nei confronti della democrazia e lo Stato di diritto in Europa, il nostro lavoro è sempre incentrato su principi di solidarietà e cooperazione tra gli stati membri, e sulla protezione dei diritti e delle libertà di tutti i nostri cittadini. All’interno dei nostri confini, dobbiamo garantire che i diritti delle minoranze come i Rom e le persone della comunità LGBTI siano sostenuti e consolidati.
La migrazione e la crisi dei rifugiati sono da tempo ai primi posti dell'agenda politica e l'Unione europea non è stata in grado di elaborare un piano per il lungo termine. Il nostro Gruppo ha continuamente combattuto per mettere in campo delle soluzioni umanitarie. Abbiamo sostenuto un approccio integrato alla migrazione basato sulla solidarietà e sulla condivisione delle responsabilità, nonché sul rispetto dei diritti fondamentali, un approccio equilibrato nei confronti dei Paesi terzi e, in generale, una visione più positiva di ciò che la migrazione può offrire.
Siamo profondamente impegnati nella difesa delle minoranze e abbiamo costantemente combattuto contro l'antisemitismo. Continueremo la nostra lotta per il rispetto per i Rom e per i diritti e la dignità delle persone LGBTI.
Ogni cittadino dovrebbe ricevere dal diritto e dalla legge lo stesso trattamento e poter contare su parità di accesso a rimedi giudiziari efficaci quando necessario. Il Gruppo S&D è impegnato nella difesa di questi diritti fondamentali. In diversi stati Ue, stiamo assistendo a una crescente messa sotto attacco dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali e dei valori comuni dell’Unione. Ecco perché il Gruppo S&D sostiene la creazione di un meccanismo di monitoraggio solido e vincolante delle criticità in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali, applicabile in modo oggettivo, egualitario, non politico e in conformità a chiare evidenze, nel momento stesso in cui tali criticità emergano.
Il Gruppo ha assunto una posizione ferma e ha chiesto alla Commissione di avviare procedure formali contro gli attacchi alla democrazia ingaggiati dall’attuale governo ungherese, e un approccio simile anche nei confronti del governo polacco.
Il Gruppo S&D sostiene l’adozione di un approccio olistico e sostenibile ai fenomeni migratori, concependoli non certo come una minaccia ma bensì come un processo naturale e positivo.
Il Gruppo ha sempre ricoperto una posizione di prima linea tra i gruppi del Parlamento. Noi chiediamo la riforma del sistema d’asilo per assicurare una maggiore e migliore armonizzazione delle procedure d’asilo, per diffondere un autentico senso di solidarietà e creare un sistema di condivisione delle responsabilità tra gli stati membri, con un focus sul rispetto dei diritti fondamentali di chi arriva in Europa via terra e via mare. Tutto questo dovrebbe essere riorganizzato in un unico, efficace e sostenibile Sistema europeo comune d’asilo. Questa è l’impostazione contenuta nella relazione del Parlamento su un Approccio olistico alle migrazioni, nella quale i Socialisti e Democratici hanno posto le basi per un sistema centralizzato che distribuisca equamente tra gli stati membri la responsabilità di coloro che giungono sul suolo dell’Unione alla ricerca di protezione internazionale, e tratti i richiedenti asilo come persone che rivolgono la propria richiesta d’asilo all’Ue concepita come un’unica entità in grado di fornire protezione, e non al singolo stato d’approdo.
Nell’ambito della proposta di revisione delle norme che governano il Sistema europeo comune d’asilo, il Gruppo S&D ha voluto garantire che le regole di base sull’asilo, fondate sulla Convenzione di Ginevra per i rifugiati e sul diritto individuale d’asilo, rimanessero inalterate. La posizione assunta dal Parlamento è imperniata attorno ad un principio di umanità e rispetto per i diritti fondamentali, che ben riflette la posizione del Gruppo S&D sulle proposte di riforma del Sistema europeo comune d’asilo. Questo significa escludere la detenzione automatica dei richiedenti asilo nel territorio nel quale cercano protezione (revisione della Direttiva delle condizioni di accoglienza); opporsi alla registrazione delle impronte digitali dei bambini (revisione dell’EURODAC); garantire un pacchetto di diritti pienamente esercitabili da coloro ai quali è garantita protezione nell’Ue (proposta di Direttiva qualifiche); prendere in considerazione le preferenze dei richiedenti asilo nel momento in cui si deve decidere la loro distribuzione tra i vari stati membri (revisione della normativa di Dublino).
Il nostro Gruppo ha cercato di creare e potenziare canali di migrazione legale nell’Unione europea, nonostante le resistenze degli stati membri. Siamo altresì consapevoli di dover collaborare in modo più stretto ed efficace con i Paesi di provenienza dei migranti e con i Paesi di transito, per aggredire alla radice le cause che spingono i movimenti migratori e gestire i flussi già in atto.
Il Gruppo S&D è stato molto esplicito anche sulla necessità di un approccio europeo al reinserimento di coloro che chiedono protezione, sull’introduzione di programmi di reinserimento sistematici, obbligatori e su larga scala, e sull’istituzione di visti umanitari a livello europeo in caso di flussi massicci di rifugiati. Questo aiuterebbe i Paesi delle aree che ospitano milioni di rifugiati e creerebbe percorsi legali e sicuri per i più vulnerabili. La posizione del Gruppo S&D su questi temi è sempre stata molto chiara e ha trovato sostegno.
Un sistema di gestione delle migrazioni più giusto è solo il primo passo: dobbiamo lavorare a una miglior integrazione dei migranti e dei rifugiati nella società europea. È fondamentale che possano lavorare e dare il proprio contributo all’interno delle loro nuove società, alle stesse condizioni di coloro che già le abitano, ed è per questo che il Gruppo S&D ha voluto che si ponesse maggior enfasi e attenzione sull’integrazione come parte irrinunciabile della riforma della politica europea di migrazione e asilo.
Il Gruppo S&D rifiuta la costruzione di muri e divisioni sia dentro, sia attorno all’Ue, e sostiene un approccio pragmatico e sostenibile alla gestione delle migrazioni. La libera circolazione delle persone nell’area Schengen rappresenta una delle maggiori conquiste dell’Unione europea. Il Gruppo chiede da tempo un approccio più coordinato nella gestione dei confini esterni, per garantire che il principio della libera circolazione non sia messo in discussione a causa di politiche nazionali miopi che puntano a un ripristino del controllo dei confini interni.
In questo solco, durante l’ultima legislatura del Parlamento europeo, il Gruppo S&D ha sostenuto, seppur riviste, le proposte di espandere i poteri dell’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, definendo per la prima volta un approccio comune al Sistema integrato europeo di gestione dei confini. Ora l’Agenzia avrà la capacità di fornire un sostegno importante agli stati membri più coinvolti, come esperti, guardie di frontiera ed equipaggiamento. Di contro, gli stati membri dovranno garantire una gestione appropriata dei confini esterni e meccanismi di accoglienza per chi richiede protezione internazionale nell’Unione europea.
Per il Gruppo S&D salvare vite è la priorità assoluta e ci siamo battuti affinché l’Agenzia frontaliera assumesse un ruolo più solido e proattivo nelle attività di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo.
Allo stesso modo, abbiamo contribuito a istituire un sistema a livello Europeo per registrare i movimenti in entrata e in uscita dei cittadini di Paesi terzi nell’area Schengen, facilitando anche il superamento dei confini esterni per i viaggiatori.
La protezione della privacy e delle informazioni personali rappresenta il nucleo della tutela dell’identità individuale; come si decide di vivere la propria vita, con chi si trascorre il proprio tempo, le proprie relazioni familiari e amicali, le proprie inclinazioni e preferenze di consumo. Queste informazioni stanno anche al centro della possibilità e del diritto di fare scelte autonome e libere da influenze esterne, siano esse politiche, economiche o sociali. Salvaguardare la privacy e proteggere le informazioni personali sono aspetti e necessità assolute di una democrazia sana e ben oliata.
In breve, ogni individuo deve essere messo nella condizione di decidere se desidera condividere queste informazioni e a quali scopi, chi può avervi accesso, per quanto tempo e per quali finalità le può utilizzare. Dovrebbe anche essere in grado di accedere, modificare o eliminare alcune di queste informazioni e svolgere altri tipi di operazione.
Il nostro Gruppo è stato in prima linea nella revisione della cornice legale sulla protezione dei dati nell’Unione europea. Abbiamo influenzato significativamente il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e, per la prima volta nella storia dell’Unione europea, abbiamo garantito la creazione di una cornice comune di protezione dei dati per il potenziamento della legge Ue.
Ciò nonostante, siamo consapevoli che il nostro lavoro sia ben lungi dal considerarsi terminato. Online, e in particolar modo sui media sociali, dove enormi quantità di dati personali si condividono e si trasferiscono in un istante in tutto il globo, proteggere i propri dati e la propria privacy diventa sempre più difficile. Qualsiasi cosa tu faccia online, anche se attraverso il tuo personal computer, o i tuo dispositivi mobili come smartphone, tablet, dispositivi, contatori intelligenti e persino la tua auto, lascia impronte elettroniche e informazioni che possono essere registrate, aggregate e utilizzate per l’analisi dei big data o l’apprendimento delle macchine, producendo un tuo profilo sempre più accurato e previsioni sul tuo conto. Qui è dove entra in gioco la protezione della privacy.
Il nostro Gruppo è stato la voce dominante e trainante nell’impegno per i diritti di privacy. La nostra posizione è chiara, e riteniamo che chiunque dovrebbe avere il controllo di chi possa tracciare i suoi movimenti off e online, attraverso i cookies sul suo browser o rilevando la posizione del suo telefono o altri dispositivi mobili. A prescindere che si tratti di chiamate telefoniche, messaggi di testo o media sociali, noi crediamo che gli individui dovrebbero essere messi nella condizione di poter controllare chi può avere accesso alle loro comunicazioni e per quale scopo, o sapere chi è in comunicazione con loro, con che frequenza e quale durata. Il Gruppo S&D sta guidando una riforma progressista della ePrivacy, nella quale ci auguriamo di restituire alle persone il controllo della propria riservatezza online, mostrando alle imprese i benefici di offrire servizi rispettosi della privacy per guidare l’innovazione e il mercato.
Per noi Socialisti e Democratici nella società non c’è posto per alcuna forma di discriminazione. Noi siamo per l’inclusione, per tutti. Attraverso il nostro lavoro parlamentare, ci adoperiamo instancabilmente per assicurarci che la lotta alla discriminazione sia parte centrale e integrante delle politiche Ue.
In Europa ci sono ancora persone che sono discriminate per la persona che amano, per il corpo che abitano o per la percezione personale del proprio genere sessuale. Il nostro Gruppo è stato protagonista di una risoluzione sui diritti fondamentali delle persone intersessuali e lavora a un solido programma d’integrazione dei diritti delle persone LGBTI in tutte le sfere politiche della nostra società.
Il Gruppo S&D è contro ogni tipo di razzismo, contro l’antisemitismo, contro l’islamofobia, e combatte la violenza verbale e la retorica dell’odio ovunque si manifesti. Il Gruppo S&D difende i diritti delle persone di etnia Rom in tutta Europa.