I nostri eurodeputati ritengono che l'Europa sarà più efficiente e più competitiva se avrà una forza lavoro qualificata e con condizioni di lavoro adeguate. Chiediamo un nuovo patto sociale, che miri a garantire posti di lavoro dignitosi, diritti dei lavoratori, protezione sociale, dialogo sociale e diritto alla rappresentanza sindacale.
Il gruppo S&D ha definito un'agenda sociale forte e progressista che pone persone e lavoratori al cuore dell'Europa. Vogliamo rafforzare la dimensione sociale dell'Unione Economica e Monetaria (UEM) e combattere la disoccupazione, in particolare per i giovani, i lavoratori anziani e i disoccupati di lungo periodo.
Vogliamo costruire un quadro giuridico migliore per i lavoratori che si muovano oltre i confini al fine di salvaguardare salari, standard sociali, contrattazione collettiva e diritti sindacali e vogliamo creare un sistema europeo di salari minimi dignitosi per combattere la povertà.
Abbiamo lottato per sancire il principio della “pari retribuzione a parità di lavoro e luogo di lavoro" con una revisione completa della Direttiva sul distacco dei lavoratori, rendendo questo principio una realtà, prevenendo il dumping sociale e lo sfruttamento dei lavoratori migranti e garantendo una concorrenza leale.
Abbiamo ottenuto la revisione della Direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni per proteggere meglio i lavoratori esposti a sostanze cancerogene, compresa l'estensione della protezione contro i gas di scarico e le sostanze nocive per la salute riproduttiva.
Con il nostro impegno per il Pilastro sociale, i diritti sono in cima all'agenda europea.
Abbiamo spinto per un aumento dei finanziamenti per l'Iniziativa per l'occupazione giovanile pari a 1,2 miliardi di euro, a cui corrispondere 1,2 miliardi di euro di impegni del Fse per il periodo 2017-2020, oltre a garantire ulteriori 116 milioni per il 2018.
Siamo riusciti a costruirci un consenso ampio per far approvare diverse risoluzioni chiave come quella sulla Garanzia europea per l'infanzia (assistenza sanitaria gratuita, istruzione gratuita, assistenza all'infanzia gratuita, alloggi decenti e un'alimentazione adeguata per ogni bambino a rischio di povertà).
Abbiamo sollecitato la revisione della rete europea dei servizi per l'impiego, l'accesso dei lavoratori ai servizi per la mobilità e l'ulteriore integrazione dei mercati del lavoro (EURES): la nuova rete dovrebbe portare a un notevole miglioramento del funzionamento di EURES, facilitando così il collocamento di persone in cerca di lavoro in Europa e contribuire alla riduzione della disoccupazione e della carenza di competenze.
Vogliamo che le modifiche ai trattati garantiscano che i diritti sociali e le libertà economiche ottengano lo stesso rilievo, come stabilito nell'articolo 9 del Trattato sul funzionamento dell'Ue e nella Carta dei diritti fondamentali. Ciò per fare in modo che ogni nuova legge e le future revisioni dei trattati garantiscano la protezione dei diritti sociali.
Questo cambiamento sarebbe supportato da un “Eurogruppo sociale” per rafforzare la dimensione sociale dell'unione economica monetaria (e sociale). Vogliamo assicurarci che l’Agenda sul lavoro dignitoso dell'Organizzazione internazionale del lavoro sia incorporata nelle politiche europee.
Vogliamo un sistema di governance più equilibrato e democratico che integri pienamente la politica sociale.
Il lavoro dignitoso deve essere la spina dorsale dell'economia europea per costruire una società più forte e più equa.
Sono necessari investimenti a livello nazionale ed europeo per creare posti di lavoro dignitosi, concentrandosi su infrastrutture, efficienza energetica, istruzione e formazione. Vogliamo vedere un piano d'azione europeo che identifichi le competenze di cui le persone hanno bisogno per trovare lavoro e anche le competenze che i datori di lavoro e i dirigenti hanno bisogno per gestire la propria forza lavoro in modo socialmente sostenibile. Sosteniamo una direttiva europea per vietare le discriminazioni sul reclutamento basate sui trascorsi di disoccupazione.
Continueremo a essere in prima linea nel promuovere la Garanzia europea per i giovani e la nuova Iniziativa europea per il corpo di solidarietà, in modo che offrano ai giovani una formazione di qualità e opportunità di lavoro. Vogliamo anche assicurarci che tutti i posti di lavoro, apprendistato e tirocinio siano di alta qualità, a partire dalla garanzia di un livello di reddito adeguato, di protezioni sociali e di prospettive di carriera, in modo da arrivare a un'integrazione sostenibile e ben bilanciata del mercato del lavoro.
Crediamo in una indicizzazione dei salari in Europa come linea guida per garantire buoni standard di vita. Abbiamo bisogno di un quadro europeo sui salari minimi dignitosi per tutti i lavoratori e di una direttiva quadro europea sui regimi di reddito minimo per garantire a tutti la possibilità di vivere dignitosamente.
Per affrontare efficacemente l'esclusione sociale, le nostre priorità includono:
- Un indice di progresso sociale che misuri le disuguaglianze sociali, con obiettivi vincolanti.
- Un quadro giuridico europeo per garantire a ogni cittadino una rete di sicurezza sociale, con un reddito di base e un accesso universale all'assistenza sanitaria, ai beni e ai servizi.
- Un fondo europeo per la protezione sociale, che fornisca un sostegno temporaneo qualora una crisi comporti l’aumento delle persone che dipendono dai servizi di protezione sociale.
- Una Garanzia europea per l’infanzia per garantire che ogni bambino europeo che vive o sia a rischio di povertà abbia accesso all'assistenza sanitaria gratuita, all'istruzione e all'assistenza all'infanzia, nonché a un alloggio dignitoso e un'alimentazione adeguata.
- Un piano europeo integrato per combattere la povertà infantile, sostenendo sia il bambino che i genitori con programmi per migliorare l'inclusione sociale e le prospettive di lavoro.
- Una direttiva forte sull'equilibrio tra lavoro e vita privata per garantire congedi retribuiti e la protezione sociale per i genitori che lavorano e per coloro che svolgono lavoro assistenziale.
- Una revisione della Direttiva sul congedo di maternità per migliorare la protezione delle madri.
- Una direttiva quadro europea sui servizi sociali di interesse generale.
Crediamo che per garantire posti di lavoro dignitosi abbiamo bisogno di una direttiva europea sulle condizioni di lavoro dignitose per tutti i tipi di lavoratori. Sosteniamo misure per aiutare a riconciliare la vita professionale e privata, compresi gli investimenti in assistenza all'infanzia di qualità e assistenza agli anziani per consentire a più persone di lavorare. Sosteniamo inoltre obiettivi vincolanti per posti di lavoro dignitosi nel processo del semestre europeo. Abbiamo agito per promuovere una migliore protezione dei lavoratori contro le sostanze nocive, in particolare quelle che causano il cancro e danneggiano la salute riproduttiva.
Abbiamo sostenuto la creazione di un’Autorità europea del lavoro. Vogliamo anche ottenere l’istituzione di un numero di previdenza sociale europeo.
Un'agenda sociale digitale ha bisogno di un mercato del lavoro digitale equo che vada oltre gli aspetti tecnici e sfrutti appieno il potenziale di crescita. Crediamo in condizioni di parità per le imprese dell'economia tradizionale e le aziende del settore digitale: questo significa una maggiore e migliore protezione sociale come parte della risposta alla rivoluzione digitale. Sosteniamo un equilibrio tra la promessa di nuove tecnologie e la protezione dei lavoratori.
Mettendo le persone al centro della nostra agenda, crediamo nel rafforzamento dei diritti dei lavoratori con:
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Uno statuto dei lavoratori europei per proteggere i diritti e la dignità dei lavoratori in Europa.
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Una direttiva sul lavoro atipico, per garantire che i lavoratori part-time, occasionali, temporanei e autonomi abbiano la protezione di cui hanno bisogno.
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Una definizione Ue di lavoro autonomo per contribuire a contrastare lo sfruttamento.
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Strutture di sostegno in tutti i Paesi dell'Ue che forniscano aiuto e consulenza ai lavoratori distaccati e migranti, con il sostegno dei sindacati.
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Protezione per i lavoratori dalle lunghe ore di lavoro applicando rigorosamente la direttiva sull'orario di lavoro e le sentenze della Corte di giustizia europea.
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Una strategia europea per la salute e la sicurezza, comprese le nuove malattie professionali.
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Una direttiva sui disturbi muscoloscheletrici legati al lavoro e una revisione continua della direttiva sulla protezione dei lavoratori dagli agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro.
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Un quadro giuridico per le malattie professionali legate allo stress.
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Un registro dell’amianto per tutti gli Stati membri dell'Ue.
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Un quadro giuridico per la salute e la sicurezza nel settore estetico.
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Un quadro giuridico per informare e consultare i lavoratori quando le società si ristrutturano.
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Rafforzamento della Direttiva sul comitato aziendale europeo e partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali.
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Supporto ai sindacati.
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Diritti di informazione e consultazione per tutti i lavoratori, compresi quelli che lavorano in ditte di subappalto e franchising.
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Miglioramento della responsabilità sociale e della governance delle imprese, inclusa una maggiore partecipazione dei lavoratori.
L'Ue significa che possiamo muoverci liberamente oltre i confini e lavorare in altri Paesi. Ciò comporta la responsabilità di proteggere i lavoratori. Crediamo di poterlo fare garantendo:
- Nuove norme dell'Ue per porre fine al dumping sociale, conferendo alla Commissione il potere di indagare sui casi transfrontalieri e imporre sanzioni pecuniarie.
- Un ispettorato del lavoro europeo per garantire che la legislazione sociale e del lavoro sia applicata a livello transfrontaliero nell'Ue.
- Eliminare le lacune in materia di occupazione e condizioni di lavoro nel settore dei trasporti e dell'aviazione per garantire una concorrenza leale.
- Un migliore coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale dell'Ue per consentire ai lavoratori di circolare liberamente.
- Una direttiva quadro sulle condizioni di lavoro e la parità di trattamento per i lavoratori al di fuori dell'Ue per garantire che i loro diritti siano protetti e prevenire il dumping sociale.
- Disposizioni per garantire pari retribuzioni e condizioni di lavoro come precondizione per i regimi di migrazione di manodopera negli accordi commerciali.