Pittella: “Mai più Luxleaks. La presidenza lettone dell’Ue deve impegnarsi con forza contro i paradisi fiscali”

In occasione dell’incontro a Riga tra la Conferenza dei presidenti e il governo lettone, cui spetterà la prossima presidenza dell’Ue, il leader del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha chiesto alla presidenza lettone un forte impegno sui paradisi fiscali, sottolineando inoltre l’importanza per l’Europa di focalizzarsi sulla ripresa economica e sulla crescita:

"Al centro della prossima presidenza lettone dell’Ue ci sarà la crescita, un obiettivo che condividiamo e sosteniamo in pieno. Tuttavia, come già sottolineato dai ministri finanziari di Germania, Francia e Italia, la lotta ai paradisi e all’elusione fiscali è parte della ripresa economica. I Socialisti e Democratici vogliono che la prossima presidenza lettone si impegni con forza su questo punto.
 
"Quindi, chiediamo alla commissione Affari economici che vengano redatti un report di inchiesta e un rapporto legislativo sul tema in questione. Una commissione di inchiesta, secondo le regole Ue, avrebbe permesso di mettere in luce casi passati di reati e di mala-amministrazione. Adesso però guardiamo al futuro e diciamo: mai più LuxLeaks, in nessun stato membro. Il paradosso inaccettabile è che a oggi la maggior parte dei casi emersi sulle pratiche fiscali sleali o di elusione non sono illegali.

"Vogliamo che la concorrenza sleale sul fisco tra gli stati membri sia finalmente contrastata attraverso una maggiore armonizzazione europea. In merito a ciò, abbiamo già proposto alcune misure concrete per far fronte a tali delicate questioni:

• La Commissione europea e gli stati membri dell’Ue devono adottare una definizione chiara e omnicomprensiva e un comune set di criteri per identificare e mettere al bando i paradisi fiscali
• L’Ue deve assicurare che nessun fondo europeo sia assegnato a compagnie coinvolte in casi di frode fiscale
• Le compagnie multinazionali devono essere obligate a pagare le tasse laddove producono il loro profitto

Questa battaglia è la battaglia dei cittadini europei.

"Per quel che riguarda la crescita, l’economia europea è stata colpita per troppo tempo da rigide politiche di austerità. Per questo, sosteniamo con fermezza il piano di investimenti presentato dalla Commissione Ue. Finalmente, dopo anni di attesa, abbiamo un piano che mette al centro dell’agenda la crescita. Tale piano rappresenta un primo passo nella giusta direzione, specialmente prendendo in considerazione la possibilità di escludere gli investimenti dal computo dei deficit nazionali. Un meccanismo, questo, che ci piacerebbe venisse rafforzato”.