Plenary Times - Il programma dei Socialisti e Democratici a Strasburgo

Non è un caso che l’Ucraina sia stata la mia prima visita ufficiale come presidente rieletto del Gruppo S&D, desidero infatti inviare un forte messaggio di pieno sostegno agli ucraini. Faremo qualsiasi cosa sia necessaria affinché l’Ucraina vinca questa guerra. In vista del Consiglio europeo, esprimerò il sostegno dei progressisti per l’approvazione del 15° pacchetto di sanzioni contro la Russia dall’inizio della brutale aggressione all’Ucraina e insisterò sulla necessità di destinare i 200 miliardi di euro di beni statali russi congelati all’armamento e alla ricostruzione dell’Ucraina. Allo stesso tempo, vorrei riaffermare il nostro incrollabile impegno nei confronti del popolo ucraino e il nostro sostegno al paese per quanto riguarda le riforme necessarie per entrare nell’UE e per preparare l’UE all’allargamento. 

Quanto accaduto in Romania, con il ruolo cruciale svolto da TikTok nella vittoria del candidato filorusso Călin Georgescu e la successiva invalidazione del primo turno di votazioni, ha lasciato il paese in una delle peggiori crisi politiche degli ultimi decenni. Quest’anno abbiamo assistito anche a casi di ingerenze straniere nelle elezioni in Francia, Paesi Bassi e Italia. Si tratta di un campanello d’allarme per noi; potrebbe accadere in qualsiasi paese dell’UE se non agiamo rapidamente contro le influenze su base algoritmica. 

Il Digital Services Act (DSA) è la pietra miliare per proteggerci dalla disinformazione, ma come possiamo effettivamente anticipare le campagne di disinformazione durante i processi elettorali? Come possiamo proteggere la libertà di parola preservando le nostre democrazie? Ci auguriamo che la nuova Commissione garantisca un’applicazione del DSA in grado di far fronte a tutte queste sfide. 

Dopo tredici anni di guerra devastante, la caduta della dittatura di Assad segna un momento di immenso sollievo e speranza per il popolo siriano. L’UE deve garantire una transizione pacifica e inclusiva, in linea con la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I siriani meritano di ricostruire le loro vite in pace, progresso e dignità e non di sostituire un tiranno con un altro. Ciò richiede dialogo, giustizia e riconciliazione, garantendo che tutte le comunità e le minoranze nazionali e religiose, come i curdi, abbiano voce in capitolo nel plasmare il futuro democratico della Siria.

La prossima settimana i membri del Parlamento europeo eleggeranno il nuovo Mediatore europeo, un attore cruciale per migliorare la qualità delle istituzioni europee per i cittadini in modo trasparente. Ci aspettiamo che il futuro organo di vigilanza produca risultati concreti su questioni di importanza fondamentale per le nostre democrazie, come assicurare a tutti l’accesso pubblico ai documenti dell’UE, garantire la trasparenza delle procedure amministrative e legislative nelle istituzioni dell’UE e segnalare il mancato recepimento di leggi comunitarie cruciali da parte dei governi nazionali, comprese quelle che riguardano i diritti delle persone con disabilità. Gli europei non meritano niente di meno. Il Gruppo S&D si riunirà a Strasburgo per discutere sui candidati e si impegnerà a continuare a lavorare con il neoeletto Mediatore nel corso dei prossimi cinque anni per rendere l’UE più aperta e accessibile a tutti i cittadini europei.

La sospensione dei colloqui di adesione all’UE da parte del governo georgiano è una preoccupante battuta d’arresto per la democrazia, che sfida la volontà del popolo che protesta coraggiosamente nonostante l’inaccettabile violenza dello Stato. Il Parlamento europeo ha condannato questa violenta repressione e ha chiesto che vengano ripetute le elezioni parlamentari: i paesi candidati all’UE devono rispettare i diritti umani e gli standard democratici. Durante una visita interpartitica in Georgia, giovedì scorso, ho incontrato la Presidente Zourabichvili, i partiti di opposizione, la società civile e i media indipendenti. Hanno fatto luce sulla situazione dopo le elezioni truccate e la brutale repressione contro i cittadini. Abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo georgiano che difende la sua democrazia e il suo futuro europeo.

Crediamo che la pace sia possibile ed è per questo che i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo continueranno a sostenere "Women wage peace" e "Women of the sun", le nostre associazioni finaliste per il premio Sacharov 2024. Per oltre un decennio, queste due ONG di Israele e Palestina sono state guidate da madri, figlie e sorelle che hanno marciato insieme e sollecitato i leader politici a negoziare una pace duratura. Il 17 dicembre parteciperemo a una conferenza stampa e a una tavola rotonda con loro per fare luce sulle attività di costruzione di pace e sottolineare il ruolo trasformativo che le donne e la società civile possono avere in questo senso.