Oggi il Parlamento europeo si appresta a confermare uno storico accordo sulla tutela di oltre 30 milioni di lavoratori delle piattaforme e sul modello sociale europeo. È l’ultimo tratto di un percorso accidentato verso questa nuova legislazione, iniziato nel 2016 a Praga, dove i Socialisti e Democratici si sono impegnati per la prima volta a lottare per la protezione di tutti i lavoratori nell’era digitale.
La rivoluzionaria legislazione è il risultato degli sforzi incessanti della famiglia progressista. I Socialisti e Democratici hanno condotto i negoziati per conto del Parlamento europeo, soprattutto grazie all’impegno del commissario per l’occupazione e i diritti sociali Nicolas Schmitt, che ha presentato una proposta legislativa di ampio respiro.
Elisabetta Gualmini, vicepresidente S&D e relatrice del Parlamento europeo per la nuova legislazione UE sul lavoro tramite piattaforme digitali, ha dichiarato:
“Oggi stiamo scrivendo la storia. L’UE sta per ottenere una nuova legge sul lavoro tramite piattaforme digitali, grazie al nostro costante impegno per i diritti sociali e lavorativi. Il nostro viaggio è iniziato otto anni fa a Praga, dove per la prima volta abbiamo chiesto di occuparci della situazione dei lavoratori delle piattaforme.”
"È stata una dura battaglia contro l’aggressivo lobbismo dei giganti delle piattaforme, ma alla fine una maggioranza qualificata di Stati membri dell’UE ha compreso l’importanza di sostenere il dossier, e l’Europa sociale ha vinto.”
“Si tratta di una grande vittoria per la nostra famiglia progressista, per i lavoratori delle piattaforme, per i datori di lavoro corretti, per i veri lavoratori autonomi, per il modello sociale e l’economia europea. Grandi risultati come questo sono i nostri migliori argomenti per le prossime elezioni.”
“Questa legge riguarda la protezione delle persone che ci danno passaggi, ci portano il cibo e svolgono molti altri servizi per noi ogni giorno. Molte piattaforme li assumono come falsi lavoratori autonomi, privandoli di salari dignitosi e diritti del lavoro. Ora le cose cambieranno.”
“La nuova legislazione non solo proteggerà i lavoratori delle piattaforme, ma preserverà anche il vero lavoro autonomo, impedirà la concorrenza sleale e introdurrà regole innovative sulla gestione degli algoritmi, garantendo che le macchine non possano licenziare le persone o spiarle. Farà dell’Europa il precursore del diritto del lavoro globale.”