L’opposizione bielorussa, candidata dal Gruppo S&D, vince il Premio Sakharov 2020

Sakharov prize brave women of Belarus

Oggi, la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha consegnato il Premio Sakharov 2020 per la libertà di pensiero all’opposizione bielorussa*, che comprende le coraggiose donne bielorusse Sviatlana Tsikhanouskaya, Maria Kalesnikava e Veranika Tsapkala.

Per i Socialisti e Democratici, che hanno proposto la loro candidatura, questo è un segnale forte di solidarietà del Parlamento europeo alla gente di Bielorussia che sta protestando pacificamente per la libertà e la democrazia nel proprio Paese. Ci auguriamo che questo premio incoraggi e aiuti le persone a proteggersi da una violenza senza precedenti del regime e aumenti la pressione internazionale su Lukashenka fino a farlo dimettere.

La vicepresidente responsabile del Premio Sakharov, Kati Piri, ha dichiarato:

“Sono orgogliosa che tutti i maggiori gruppi politici si siano mostrati uniti e decisi a consegnare il Premio Sakharov 2020 ai coraggiosi cittadini bielorussi. Questo è un messaggio chiaro che l’Europarlamento non si fermerà fino a quando le loro richieste di elezioni libere e giuste non siano pienamente ascoltate, i prigionieri politici non siano liberati e non siano consegnati alla giustizia tutti coloro che si sono resi responsabili delle torture e della violenta repressione. Durante le scorse dieci settimane, i bielorussi hanno protestato senza sosta contro i brogli elettorali alle elezioni presidenziali del 9 agosto, dando prova della loro determinazione, della loro dignità e di un atteggiamento fermo ma pacifico. Sono loro a darci un prezioso insegnamento sui diritti umani, la democrazia e la solidarietà.

“Il Gruppo S&D, che ha preso l’iniziativa di onorare l’opposizione bielorussa col Premio Sakharov, è stato ispirato in modo particolare dal ruolo ricoperto in questa importante manifestazione pro-democratica dalle coraggiose donne bielorusse. La libertà in Bielorussia ha un volto di donna. Guidate dalla candidata alle presidenziali Sviatlana Tsikhanouskaya, ora in esilio, e da Maria Kalesnikava e Veranika Tsapkala, questo movimento pacifico nato dal basso è guidato e formato da donne. Nonostante una violenta repressione senza precedenti da parte del regime bielorusso, gli arresti, le torture e gli stupri, migliaia di donne continuano a riversarsi nelle strade e nelle piazze ogni fine settimana per esprimere le proprie legittime istanze democratiche e godono del nostro totale sostegno nonché della nostra più profonda ammirazione. Dobbiamo fornire ogni forma di sostegno possibile e necessario alla transizione democratica del Paese, in linea con i desideri e le aspirazioni dei suoi cittadini”.

Isabel Santos, europarlamentare e portavoce S&D per i diritti umani, ha aggiunto:

“Sebbene siano trascorsi più di due mesi dallo scoppio delle proteste che si oppongono al risultato delle elezioni presidenziali, e nonostante la crudeltà e la brutalità della repressione che si sono trovati a fronteggiare, i cittadini bielorussi non danno segni di cedimento. Ma molti, soprattutto nelle province, subiscono intimidazioni crescenti e potrebbero essere sul punto di abbassare la testa. Spero che per loro il Premio Sakharov rappresenti un’ulteriore iniezione di forza e fiducia. Ma ovviamente non è sufficiente, e la cittadinanza ha urgente bisogno di mosse decisive.

“Tutti gli stati membri, in modo unito e coeso, devono rifiutare qualsiasi forma di cooperazione col regime di Lukashenka. Serve un piano d’azione Ue efficace per aiutare la società civile e le vittime della repressione. Quest’assemblea dovrebbe prendere in considerazione l’opportunità di inviare una missione di accertamento dei fatti in Bielorussia. Dobbiamo anche sostenere coloro che hanno raccolto e raccolgono le prove delle violenze e dei crimini perpetrati contro i cittadini bielorussi”.

Nota agli editori.

*L’opposizione democratica bielorussa è rappresentata dal Consiglio di coordinamento, un collettivo nato dall’iniziativa di donne coraggiose come Sviatlana Tsikhanouskaya, prima candidata d’opposizione alle presidenziali, il Premio Nobel Svetlana Alexievich, la musicista e attivista politica Maryia Kalesnikava, le attiviste politiche Volha Kavalkova e Veranika Tsapkala, e tante e tanti altri esponenti della società civile e politica come il video blogger Siarhei Tsikhanouski, prigioniero politico, Ales Bialiatski, fondatore dell’Organizzazione bielorussa per i diritti umani Viasna, Siarhei Dyleuski, Stsiapan Putsila, fondatore del canale Telegram NEXTA, e Mikola Statkevich, prigioniero politico e candidato alle elezioni presidenziali del 2010.