Il Pilastro europeo dei diritti sociali deve essere uno scudo per proteggere i cittadini dall'austerità

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Domani il Parlamento europeo si appresta ad adottare la tabella di marcia verso un'Europa sociale. In attesa di approvare questo nuovo piano, progettato per rafforzare la nostra battaglia per un futuro di prosperità, i Socialisti e Democratici sottolineano ancora una volta che ai diritti sociali deve essere riconosciuto lo stesso status di priorità degli obiettivi economici e ambientali.

A Göteborg, nel 2017, la nostra famiglia politica ha portato avanti la firma del Pilastro europeo dei diritti sociali. Quattro anni dopo, il Vertice sociale di Porto ha adottato un piano d'azione con impegni e obiettivi concreti. Alla fine di questo mese ci riuniremo nuovamente a Porto per intraprendere ulteriori azioni. Ci stiamo concentrando sul rafforzamento del pilastro dei diritti sociali, in modo che possa agire come un forte scudo per proteggere la salute, la sicurezza e le condizioni di vita delle persone, oltre ad affrontare l'impatto sociale della pandemia di Covid e della guerra della Russia contro l'Ucraina.

Dobbiamo basarci sul piano di Porto che ha definito tre obiettivi sociali principali entro il 2030: un tasso di occupazione minimo del 78% nell'UE, almeno il 60% di adulti che frequenti corsi di formazione ogni anno e la riduzione del numero di persone a rischio di esclusione sociale o di povertà di almeno 15 milioni di persone, tra cui 5 milioni di bambini. Questo non è sufficiente. Sollecitiamo ulteriori obiettivi, come la creazione di posti di lavoro di qualità, una copertura della contrattazione collettiva di almeno l'80% entro il 2030, zero morti sul lavoro e l'eliminazione del fenomeno dei senzatetto entro il 2030*.

Agnes Jongerius, correlatrice del Parlamento europeo sulla Tabella di marcia verso un'Europa sociale e portavoce S&D per l'occupazione, ha dichiarato:

“L'Europa non è solo mercato e moneta, ma anche persone. Vogliamo un'Europa in cui tutti i lavoratori percepiscano un salario dignitoso, tutte le famiglie possano permettersi un posto dove vivere e nessun bambino cresca in povertà. Il futuro dell'Europa sarà sociale o non ci sarà più l'Europa come la conosciamo e come la vogliamo.”

“I S&D si sono sempre impegnati per garantire che l'UE collocasse le questioni sociali tra le sue massime priorità. La necessaria transizione digitale e verde può avvenire solo di pari passo con il progresso sociale. La tanto attesa riforma della normativa fiscale dell'UE può essere efficace solo se ancorata ai principi sociali.”

“L'Europa è spesso vista solo come un progetto economico, in cui solo le grandi aziende ne traggono i benefici. Questa situazione deve cambiare. Dobbiamo mantenere le promesse sociali fatte a Göteborg e a Porto per garantire che l'UE sia a disposizione di tutti gli europei. Dobbiamo fermare l'austerità a spese dei diritti sociali. Dobbiamo garantire che i servizi essenziali, come l'energia, l'acqua e i trasporti pubblici, siano disponibili per tutti. Serve una rete di sicurezza sociale per ogni europeo.”

“Due anni dopo il vertice sociale di Porto, ci incontreremo di nuovo in un forum sociale a Porto alla fine di maggio per rafforzare la nostra lotta per l'Europa sociale. Chiediamo alla Commissione, ai governi dell'UE e a tutti i gruppi politici di unirsi alla nostra lotta per una società veramente prospera.”

*Nota ai redattori

Un elenco di alcune richieste principali della tabella di marcia per l'Europa sociale:

- Il piano d'azione di Porto per l'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali dovrebbe essere rivisto regolarmente e sono necessarie ulteriori azioni legislative da parte della Commissione e degli Stati membri dell'UE per garantirne la piena attuazione, con particolare attenzione all'assistenza all'infanzia, alla previdenza sociale, agli alloggi e ai servizi essenziali.

- I diritti sociali devono avere la stessa priorità degli standard economici e ambientali.

- Invochiamo una legislazione europea sui programmi di reddito minimo, sui tirocini di qualità e sull'intelligenza artificiale sul posto di lavoro.

- Chiediamo urgentemente una revisione delle norme sui servizi essenziali per migliorare l'accesso all'acqua, ai servizi igienici, all'energia, ai trasporti, ai servizi finanziari e alle comunicazioni digitali, nonché agli alloggi.

- Lo strumento di garanzia per l'infanzia, con un budget dedicato di almeno 20 miliardi di euro, deve essere una priorità.

- Il diritto all'istruzione e alla formazione deve essere garantito a tutti i lavoratori.

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