“Gli Stati membri sospendano i colloqui per l’adesione della Turchia se le riforme costituzionali non cambieranno”: la richiesta S&D passa a maggioranza

Oggi, in commissione Affari esteri al Parlamento europeo, il gruppo S&D ha ottenuto un’ampia maggioranza a sostegno del suo report sulla Turchia. I Socialisti e Democratici hanno ribadito che il pacchetto di riforme costituzionali votate nel referendum a inizio anno non è in linea con i criteri di Copenaghen e chiedono agli Stati membri Ue di sospendere ufficialmente i colloqui di adesione con la Turchia se tali riforme saranno attuate senza modifiche. Il voto in plenaria si terrà il 6 luglio.

L’eurodeputata S&D Kati Piri, capo dei negoziatori del Parlamento europeo sulla Turchia, dichiara:

“La continuazione dello stato di emergenza ha avuto effetti negativamente sproporzionati sulla società turca e preoccupano profondamente gli arresti arbitrari di migliaia di cittadini, inclusi parlamentari e sindaci. 

“Il gruppo S&D è sempre stato un fiero sostenitore del processo di accesso della Turchia. Ma è chiaro che il pacchetto di proposte di riforma costituzionale non è in linea con i criteri di adesione dell’Ue.

“Pertanto, il report approvato oggi chiede la sospensione formale dei colloqui di adesione qualora le modifiche alla costituzione saranno attuate senza modifiche. Ci attendiamo che il governo turco prenda in seria considerazione le raccomandazioni della Commissione di Venezia, cosi’ come il fatto che al referendum metà della popolazione turca abbia votato contro le modifiche alla costituzione”.