In merito alle richieste dei ministri di Giustizia e Affari interni dell'Ue di una proroga fino a due anni delle misure temporanee di controllo dei confini, gli eurodeputati S&D sottolineano che tale richiesta mette a rischio una delle conquiste chiave dell'Unione europea.
Il presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, Gianni Pittella, dichiara:
"La possibilità di viaggiare liberamente in quasi tutta l'Europa senza essere soggetti a code ai controlli e alle frontiere è una delle conquiste più importanti e simboliche dell'Unione europea. La richiesta di oggi di estendere le misure temporanee fino a due anni rimette in questione tale conquista. Crediamo veramente che gli stati membri, sempre più chiusi in se stessi, saranno felici di togliere i confini dopo che questo periodo sarà terminato? Gli stati membri devono smettere di pensare che ci siano soluzioni nazionali alla crisi. Abbiamo bisogno di una risposta europea chiara e coordinata se vogliamo uscire dal tunnel".
Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, aggiunge:
"L'estensione dei controlli alle frontiere interne potrebbe essere l'inizio delle fine dell'era Schengen. Gli Stati membri devono svegliarsi e capire che cosi' facendo si arrecheranno danni alle nostre democrazie e alle nostre economie, oltre all'immagine dell'Europa in giro per il mondo. I ministri nazionali continuano a nascondere la testa sotto la sabbia ed evitano di rispondere alle questioni più urgenti: come sostenere i paesi che si trovano ad affrontare l'impatto più duro della crisi? Come possiamo condividere la responsabilità di aiutare le persone in difficoltà tra gli Stati membri? E come creare una politica comune ed efficace per i confini esterni dell'Ue? Ci sono questioni a cui dobbiamo rispondere, senza isolazionismi e misure controproducenti".
Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice, Membro
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Germania
Contenuti correlati
Scopri di più