L’Ue deve agire subito per salvare lo stato di diritto in Ungheria

La commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo ha votato oggi a favore dell'avvio della procedura dell'articolo 7 contro il governo ungherese per i suoi ripetuti e prolungati attacchi ai valori fondamentali dell'Ue.

Il vicepresidente del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Josef Weidenholzer dichiara:

“Il governo ungherese sbandiera i valori fondamentali dell'Unione europea ma dal 2010 opera sistematicamente per smantellare lo stato di diritto. La reazione di Viktor Orbán agli ultimi risultati elettorali dimostra che questa situazione non migliorerà. Subito dopo l’annuncio della sua vittoria, ha lanciato un altro attacco ai media e alle organizzazioni che sono critici nei confronti del suo governo. Quando è troppo è troppo. Oggi abbiamo appoggiato una proposta per avviare la procedura prevista dall'articolo 7, che sarà votata dal Parlamento in seduta comune nei prossimi mesi. Il gruppo del Ppe condanni finalmente la deriva autoritaria del governo Orbán e difenda i valori europei in cui dice di credere.

“Qui in gioco c’è la protezione dello stato di diritto in Ungheria e della credibilità dell'intera Unione. Viktor Orbán non tiene conto di tutti i principi su cui è costruita la nostra Unione. Dobbiamo agire ora prima che sia troppo tardi e utilizzare tutte le risorse disponibili per proteggere i diritti fondamentali degli ungheresi e di tutti i cittadini europei ".