L'Unione europea deve promuovere la riforma della Wto

Il Parlamento europeo ha appoggiato oggi una relazione in cui si chiede all'Ue di promuovere la riforma della Wto, l’organizzazione mondiale del commercio. I deputati S&D hanno sottolineato la necessità per l'Ue di continuare a difendere un sistema multilaterale basato su regole di fronte agli attacchi di un presidente statunitense protezionista.

L'eurodeputato S&D Bernd Lange, presidente della commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo e autore del rapporto, dichiara:

“Donald Trump ha ripetutamente minacciato di portare fuori dalla Wto gli Stati Uniti ed è stato molto chiaro sul fatto che preferisce gli accordi bilaterali tra Paesi piuttosto che un approccio multilaterale. Su questo, come su molte cose, ha torto. Stabilire regole a livello globale è l'unico modo che abbiamo per plasmare la globalizzazione in modo equo e progressista. Cosi’ si aiuta l'Ue proprio come si aiuta gli Stati Uniti. Esortiamo l'amministrazione di Donald Trump a smettere di bloccare la riconferma dei membri dell'organo di appello e consentire il funzionamento efficace del sistema di risoluzione delle controversie.

“L'Unione europea ha presentato una proposta per riformare la Wto e metterla al passo con il 21esimo secolo. Dobbiamo aggiornare il regolamento sul commercio internazionale per rispecchiare meglio gli schemi commerciali nell'economia globale odierna, rafforzare il ruolo di monitoraggio della Wto e superare lo stallo nel sistema di risoluzione delle controversie. Vogliamo che l'Ue collabori con gli altri partner che condividono la stessa opinione per riformare la Wto e proteggere meglio i nostri lavoratori e le nostre industrie”.

La portavoce S&D per il commercio Alessia Mosca aggiunge:

“Non è un segreto che la Wto si trova ad affrontare sfide molto serie. L'ultimo ciclo di negoziati commerciali, noto come Agenda di sviluppo di Doha, è iniziato nel 2001 e non è ancora stato concluso. Tenendo ben presente che il mondo è cambiato, che la distinzione tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo deve essere rivista e che attori cruciali come India e Cina devono dare contributi basati sul livello di sviluppo delle loro economie, continuiamo a sostenere questa agenda, ma siamo pronti a iniziare i negoziati su nuove questioni, come le sfide sociali, ambientali e di genere.

“Aumentare gli scambi tra Paesi può essere di beneficio per tutti, ma le regole che la governano devono essere chiare e trasparenti. Oggi, il Parlamento europeo ha dimostrato che vogliamo che l'Ue guidi la riforma del sistema commerciale internazionale. Se lavoriamo insieme a Paesi che condividono la stessa opinione, possiamo promuovere un'agenda commerciale aperta, progressista ed equa”.

Eurodeputati coinvolti