Oggi la leader dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo, Iratxe García, ha chiesto alle istituzioni Ue di aumentare gli sforzi per allentare la tensione tra israeliani e palestinesi, e di sostenere le autorità palestinesi per compiere progressi significativi.
Durante un incontro a Bruxelles con il primo ministro palestinese, il Dr. Mohammad Shtayyeh, la presidente S&D Iratxe García, il vicepresidente Pedro Marques e la relatrice del Parlamento europeo sulla Palestina, l’eurodeputata Evin Incir, hanno espresso preoccupazione per il collo di bottiglia in cui si sono bloccati gli aiuti e il sostegno Ue alle autorità palestinesi.
Concluso l’incontro, Iratxe Garcia, ha dichiarato:
“Nelle ultime settimane la violenza nella regione è aumentata e l’Ue dovrebbe essere parte più attiva per allentare le tensioni. Ho già detto alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen che è del tutto inaccettabile che il sostegno Ue alle autorità palestinesi già a bilancio, sia bloccato da un unico Commissario, Olivér Varhelyi, adducendo motivazioni e pretesti inventati sui libri di testo; non rappresenta l’impegno Ue per il processo di pace in Oriente Medio.
“È di fondamentale importanza per noi mantenere la capacità delle autorità palestinesi di svolgere il proprio compito e di prendersi cura della popolazione palestinese per il raggiungimento della soluzione dei due Stati, l’unica in grado di portare una pace permanente a popoli che sono destinati a vivere insieme.
“La linea politica dell’Ue è molto chiara ed è sempre stata impedire che singoli Commissari tenessero in ostaggio l’intera Commissione impedendole l’assunzione delle proprie responsabilità e questo deve valere anche sotto la presidenza von der Leyen.
“Sono profondamente colpita dalla morte della reporter di Al Jazeera Shireen Abu Akleh, impegnata a Jenin. Mi auguro che le inchieste chiariscano ciò che è accaduto. Il diritto dei giornalisti a svolgere il proprio lavoro deve essere protetto sempre e ovunque.
“Condanno tutti gli atti di violenza contro i civili, sia in Israele, sia in Palestina. Mi oppongo alla demolizione delle case e allo sfollamento delle famiglie palestinesi nei territori occupati del West Bank”.